Moviment Friûl – Movimento Friuli
  • Furlan
  • Italiano
| Cîr
Moviment Friûl – Movimento Friuli
Navigation
  • Cjase
  • Moviment
    • Storie
    • Organigram 1992-2012
    • Statût
  • PROGRAM 2013
  • Articui
    • Friuli d’Oggi
    • Il Tramessîr
  • Documents
  • Opinions
  • A disin di nô
  • Events
  • Contats
  • Facebook
ARCHIVI STORIC

Opinions

C’ERAVAMO TANTO AMATI

09/04/2013 | di Adelvis Tibaldi | in Opinions

Alesso

Lettera aperta a Debora Serracchiani

una candidata costretta all’incoerenza

La promessa di una stagione di rinnovamento e la paura di dare spazio ai tromboni che avevano portato alla rovina il centrosinistra di Illy, mi convinsero a partecipare alle primarie del PD e a darti il mio voto. Avevi promesso di rompere con un passato fatto di scarsa trasparenza e di prevaricazioni: invece, a lungo andare sei diventata la segretaria di quel Lodovico Sonego, artefice delle peggiori aggressioni ambientali della nostra Regione e tornato in auge per essere eletto al Senato. Ma poiché non sono abituato ad accettare le “sole”, ora quel voto lo voglio indietro e reclamo il diritto di critica nei confronti di chi ha tradito ogni mia aspettativa.  Il pomeriggio di ieri è stato rivelatore e venire davanti ad una platea di gente che per anni ha resistito con tenacia leonina e competenza nei confronti di Sonego, prima, e Tondo, poi, per vantare meriti e propositi che lasciano il tempo che trovano, non è stato un bello spettacolo. Dopo la farsa del temporaneo abbandono del progetto di potenziamento degli impianti della Edipower -fatta ad arte per non danneggiare i candidati amici- dirsi da sempre convinta della non redditività di quel progetto è parso un insulto. Ovvero, un modo come un altro, per non vedere la lesione alle regole della democrazia, perpetrata nel corso degli anni in danno della Carnia. Per svilire le problematiche in gioco e sviare le responsabilità di un partito, il quale, ben sapendo di avere qualche pregressa responsabilità, non ha mai fatto le barricate per difendere il lago di Cavazzo, la dignità della gente e per sottrarre i sindaci all’ignominia di barattare il bene comune con le famigerate compensazioni, ovvero con quei trenta denari che a nulla servono se non a creare frustrazione e un insanabile odio nei confronti della politica.  E allora, come non cogliere l’occasione per sottolineare il tradimento nei confronti di centinaia e centinaia di famiglie messe davanti all’out out dei padroni dell’energia, ai ricatti occupazionali esercitati impunemente per raggiungere uno scopo che non ha nulla a che vedere con il Friuli e che si giova della complicità di una rappresentanza regionale ignorante, dedita al saccheggio delle prebende, ancorché infedele al mandato istituzionale.  Lo sanno anche i bambini che l’elettrodotto Redipuglia Udine ovest è la volgare speculazione di una Società che naviga nell’oro grazie alle bollette più care al mondo e sguazza nella metastasi di uno Stato che lascia fare ai forti per gravare sui deboli e che, non a caso, da ventiquattro anni evita di redigere il Piano Energetico Nazionale, come il più sgangherato dei Paesi del terzo mondo.  Il Comitato che mi onoro di presiedere, in questi lunghi anni ha combattuto, non per la tutela degli interessi privati di un pugno di contadini, bensì per la difesa della legalità e dei principi della Costituzione repubblicana: con i fatti e non con le facili promesse preelettorali, con passione civile, con dispendio di energie, di risorse economiche, con decine di convegni, con una comunicazione capillare, con ricerche scientifiche, con attività legali: con quelle attività che  sarebbero spettate ad una Amministrazione regionale, non a caso negletta, perché complice. Dal primo momento avevamo chiesto di interrare la linea lungo l’Autostrada, ne più e ne meno come si fa nei paesi e nelle regioni civili.  Quando sedevi sugli scanni della Provincia di Udine non ti abbiamo mai visto prendere la parola in difesa di un territorio aggredito dalle smanie del duo Illy- Sonego: alle mie segnalazioni facevi spallucce. Poi sei arrivata al Parlamento europeo, ma anche lì, le angherie della nostra Regione non trovavano ascolto, presa come eri, dal sostegno alla TAV, insieme a quel Riccardi che si beava di agire nel solco tracciato dal suo predecessore Sonego.  Poi, è arrivata la segreteria del Partito e a forza di insistere, hai finalmente dichiarato alla stampa che l’elettrodotto costituiva un oltraggio al paesaggio e andava interrato. Fu una dichiarazione estemporanea, né prendesti posizione allorquando la TERNA tentò di tapparci la bocca con una denuncia incauta, quanto intimidatoria. Intanto, le pressioni sull’opinione si sprecavano, le complicità e i maneggi del vertice regionale si facevano sempre più ignobili e asserviti al volere dei padroni dell’energia e dei loro compari. Addirittura disgustoso l’asservimento dei burocrati, ma anche degli ambientalisti attratti da lucrose convenzioni, evidenti le manipolazioni della verità e l’asservimento delle testate giornalistiche. Eppure, il Consiglio regionale riuscì a varare una nuova legge sull’energia, retriva, antidemocratica e sottratta al volere delle amministrazioni locali. Intanto, il Piano Energetico Regionale per il quale ci siamo battuti per anni non vide la luce. La legge fu votata dal centro destra con l’accordo del PD che si astenne: fu uno scandalo, tanto più per essere stata l’ennesima legge impugnata dal Governo per evidenti profili di incostituzionalità. Solo a quel punto e dopo più di un anno di attesa fummo in grado di incontrarti e relazionarti su ogni minimo particolare di vicende che in un paese civile sarebbero finite sui banchi di un tribunale. Per spiegare che energia si doveva coniugare con democrazia e salute, che si poteva uscire dalle logiche del profitto e agire nell’interesse generale. Hai preso nota di tutto eppure, dopo pochi giorni e con nostra sorpresa, hai tradito ogni aspettativa con un voltafaccia degno di miglior causa, ti sei resa paladina dell’elettrodotto della TERNA, al pari di Tondo, Ciriani e soci. Avresti potuto avvalerti dell’esperienza professionale e dell’onestà intellettuale di Enrico Gherghetta che è stato l’impareggiabile compagno della nostra lotta, invece sei approdata in altri lidi.  Una brutta storia, che ad Alesso ha avuto il suo impietoso epilogo fatto di notizie infondate e di slogan che per la prima volta echeggiano alcune delle nostre costanti pretese: il Piano Regionale dell’Energia e il Piano Paesaggistico. Il guaio è che ti sei dimenticata di dire come nel frattempo i tuoi Consiglieri abbiano fatto poco o nulla per il primo e come i tuoi Parlamentari si siano scagliati contro il Soprintendente Picchione, rea di difendere, con il paesaggio, la Costituzione e i nostri beni collettivi. A proposito di coerenza: mi dicono che i tuoi manifesti elettorali in posa con il buon Bersani rimarranno inutilizzati. In questo momento il vecchio segretario non sembra godere di buona fama: non tira e allora, visto che Richard Gere sembra indisponibile, che Pino Roveredo ha mandato tutti al diavolo, spero almeno che non ti tocchi fare coppia con gli scarti di Berlusconi, con Saro o con Antonione… con i nuovi arrivi, con il nuovo che avanza.

← Elettrodotto Okroglo-Udine Ovest
REFERENDUMS E ‘AUTONOMISCJ’ →

FRIULI D'OGGI

Sfuei storic dal Moviment Friûl

  • 26/05/2020 Adrian Cescje
    COROT PAR MARC PASCULIN
  • 28/01/2020 Adrian Cescje
    COROT PAR DANILO STAMPETE
  • 12/08/2019 Adrian Cescje
    MANDI ALDO
  • 15/06/2019 Adrian Cescje
    MANDI RAF CARROZZO
  • 12/04/2018 Adrian Cescje
    TAL 52m DE SÔ FONDAZION
viôt ducj

Documents

  • Ativitât in Regjon (2 )
  • Identitât e Autonomie (5 )
  • Lenghis e identitâts (3 )
  • Lis vieris bataiis (5 )
    • La autonomie furlane (2 )
    • Lenghe e art. 6 (2 )
    • Lis sclavitûts militârs (1 )
  • Te memorie dal MF (2 )

Il Tramessîr

Sfuei storic dal Moviment Friûl

  • 26/05/2020 Adrian Cescje
    COROT PAR MARC PASCULIN
  • 28/01/2020 Adrian Cescje
    COROT PAR DANILO STAMPETE
  • 12/08/2019 Adrian Cescje
    MANDI ALDO
  • 15/06/2019 Adrian Cescje
    MANDI RAF CARROZZO
  • 12/04/2018 Adrian Cescje
    TAL 52m DE SÔ FONDAZION
viôt ducj

Events

  • Nissun event
  • viôt ducj

Opinions

  • 07/10/2015 Adrian Cescje
    REFERENDUMS E ‘AUTONOMISCJ’
  • 07/10/2015 Adrian Cescje
    REFERENDUMS E ‘AUTONOMISCJ’
  • 09/04/2013 Adelvis Tibaldi
    C’ERAVAMO TANTO AMATI
viôt ducj

A disin di nô

  • 18/12/2012 Adrian Cescje
    MV 18 di Dicembar 2012
  • 18/12/2012 Adrian Cescje
    Il GZT 18 di Dicembar 2012
  • 16/11/2012 Adrian Cescje
    MV e autonomisti di prima pagina
viôt ducj

© 2012-2020 Marco De Agostini | marcodeagostini@tin.it