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ARCHIVI STORIC

Ce che a disin di nô

Su Mf e 1992

15/11/2012 | di Adrian Cescje | in Ce che a disin di nô

1. Francesco scrive:
13 novembre 2012 alle 12:33
Il Prof. Gianfranco D’Aronco sa perfettamente difendersi da solo e dunque non lo farò io. Ricordo comunque che c’è stato chi ha seminato autonomismo prima del MF, e in una situazione geo-politica difficilissima, negli anni dal 1945 al 1947. Poi, come si fa nelle staffette, avrà ritenuto di passare il testimone ad altri e di essere utile al Friuli sul piano culturale. Non è così che ha fatto il MF quando ha passato il testimone alla Lega Nord, partito in cui sono confluiti gran parte dei “suoi iscritti ? Oggi il MF mi risulta riconosca che fu un errore la scelta di “congelare” il MF in favore della Lega Nord, o sbaglio ?
Chi è senza “errori” lancia la prima pietra….

2.
Maurizio Di Fant scrive:
13 novembre 2012 alle 13:42
Francesco@, non è così come pensi: non c’è stata nessuna volontà di congelare il MF in favore della Lega Nord di Bossi; la questione va letta alla luce delle defezioni che allora vide molti, troppi aderenti al MF abbandonare il movimento in favore dell’astro nascente, la Lega Nord di Bossi. Da questi fatti, ritengo siano giunte decisioni irrevocabili da parte della dirigenza del MF superstite, di abbandonare il campo.
Ma queste cose, te le possono spiegare meglio e più approfonditamente coloro i quali c’erano, Marco De Agostini e Alberto di Caporiacco, giusto per citare alcuni. Aggiungo solo che, con il senno di poi, quelle defezioni sono state un errore, un danno per tutto il Friuli, considerato che ci siamo ritrovati orfani di un movimento autonomista, autentico. Il danno, caro Francesco, si configura nella gestione romano centrica del territorio, che tanti guasti ha provocato alla nostra terra. Alla luce di quello che ti ho appena detto, la tua affermazione: “Chi è senza “errori” lancia la prima pietra….” non ha senso. Le pietre, e non solo quelle virtuali, le ha ricevute unicamente il MF. Non aggiungo altro per carità di patria, sono stato fin troppo chiaro!

3. Francesco scrive:
13 novembre 2012 alle 14:52
“Questi fatti” mi sono stati raccontati direttamente da alcuni protagonisti di primissimo piano. E il MF era i “suoi” iscritti e attivisti, che in troppi hanno pensato di riuscire ad avere maggior successo personale in politica iscrivendosi alla Lega Nord. E in effetti in diversi hanno fatto carriera politica diventando anche parlamentari…..
E’ che sia stato un errore congelare nel 1993 il MF è stato ripetuto e scritto più volte da chi oggi è nel Comitato dei garanti del MF.

4. Maurizio Di Fant scrive:
13 novembre 2012 alle 15:55
L’errore politico più grande da parte degli allora aderenti al MF, anche alla luce dei vent’anni
trascorsi, è stato quello di abbandonare il MF.
E certo, molti di questi hanno fatto splendide carriere nella LN, serve far nomi? Ma si facciamone uno, non a caso: Fontanini. Ribadisco ulteriormente che, la scelta di congelare il movimento, giusta o sbagliata che sia, è stata una necessità determinata dalla diaspora dei suoi adepti. Ora, i tempi sono per così dire maturati, e come diceva un signore in TV, “dietro l’angolo” c’era quello che è successo da allora in qua, il frutto avvelenato di un’Italia ormai ingestibile, altro che federalismo fiscale, senato federale delle regioni e “Roma ladrona”. Ribadisco, la mancanza di un movimento autonomista in una regione autonoma, bada bene unico caso in Europa; ciò ha provocato i danni che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
E come ti ho anticipato altri qui diranno, molto più di me. Mandi

5. picecui scrive:
13 novembre 2012 alle 21:15
Cualchidun al pâr che si sedi pintût, comprindûts la Guerra e Cecotti, a la lungje. Roberto Visentin al bandonà la Leghe za tal 2000. Atris ancje, un daûr chel’atri. L’unic ancjemò in Leghe al è Pieri Fontanini recordman mondiâl di incarichis politichis, espuls dal Moviment Friûl daspò il Congrès dal 1988; prime di rivâ tal 1993 ae leghe al fo “creatôr” dal M.A.P.F. ( Moviment autonomist popolâr furlan), podopo di Union Furlane, infin Conseîr Provinciâl dai Verts di Vivian.
A lei i gjornai al semearès che Visentin al stedi messedantsi par creâ lis cundizions par convinci il
Moviment Friûl a tornâ.

6. gianfranco scrive:
14 novembre 2012 alle 01:16
Per chi non legge i blog del Piccolo di Trieste, ecco uno dei tanti post contro i friulani: “ma il giovannin di egidio (gelindo di olindo non si poteva più, era già preso come nick?) è per caso il nostro amico gallinaceo che, ormai preso per i fondelli e additato alle strutture preposte per un compassionevole aiuto, sembra latitare? Il latrare piagnucoloso, dal vago retrogusto da osteria rurale, sembra il medesimo. O forse li producono in serie. Lo so: dovrei fare come loro, passare le mie giornate sul sito del Messaggero di Udin, dell’Araldo delle Pannocchie o di qualunque altro quotidiano si fregi la tentacolare metropoli per sincerarmene di persona. Ma tant’è: sono un pigro. E non ho la vocazione ai casi umani. Resterò col dubbio che li producano in serie da qualche parte nell’operoso Friul.”
Della serie: noi possiamo rompere le scatole a voi, ma voi non dovete romperle a noi!

http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2012/11/10/il-monito-di-daronco-sui-paladini-dellautonomia/

Il GZT 18 di Dicembar 2012

18/12/2012 | di Adrian Cescje | in Ce che a disin di nô

Il monito di D’Aronco sui paladini dell’Autonomia

12/11/2012 | di Adrian Cescje | in Ce che a disin di nô

Il monito di D’Aronco sui paladini dell’Autonomia: “Tutto ci saremmo aspettati: il risveglio dal lungo sonno del Movimento Friuli, la nascita o la rinascita di gruppi autonomisti, persino di fronti per la indipendenza e via dicendo …“

http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2012/11/10/il-monito-di-daronco-sui-paladini-dellautonomia

Alberto di Caporiacco scrive  (11 novembre 2012 alle 18:48): “A chi ha detto in precedenza che la voce del MF non si sente ricordo che il prof. Gianfranco D’Aronco, …”

http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2012/11/10/il-monito-di-daronco-sui-paladini-dellautonomia/comment-page-1/#comment-3768

MV 18 di Dicembar 2012

18/12/2012 | di Adrian Cescje | in Ce che a disin di nô

MV e autonomisti di prima pagina

16/11/2012 | di Adrian Cescje | in Ce che a disin di nô

1.

gavrilo princip scrive (16 novembre 2012 alle 04:00)
@Alberto di Caporiacco, i pontificali del prof. D’Aronco vengono pubblicati dal Messaggero Veneto perchè egli non dimentica mai la captatio benevolentiae…In questo caso una marchetta piccola-piccola, consistente in una citazione: “Ma il partito come-nuovo è “un trucco elettorale”, ha detto la Serracchiani da sinistra… (come se nessun altro se ne fosse accorto…)” e tutto scivola meglio, il nostro ospite Omar non me ne voglia, l’ha colta al volo ed ha pubblicato. Si tolga anche il dubbio : è stata letta e da molti anche, che hanno così trovato conferma su quanto autonomista sia Tondo. L’utilità di quanto ha scritto D’Aronco, anche se ripetitivo nei suoi pontificali, è quindi acclarata, non foss’altro perchè il lettore gli riconosce il suo stare sul punto con una lucidità di pensiero che tutti ci augureremmo alla sua veneranda età. Ciò detto, quello che mi preoccupa di più è la solita guerra di posizione ad escludendum degli autonomisti “storici” come Lei, Alberto. Mai come oggi il Friuli necessita dell’unità di tutti i VERI autonomisti e di un progetto serio e realizzabile che ci porti fuori dal pantano italico-triestino. Non so e lascio ad altri l’onore e l’onere di stabilire chi siano i VERI, di certo è che la gente friulana, gli elettori dei nostri territori, si attendono l’unitarietà di intenti e la messa in disparte dei distinguo, altrimenti il terzo polo autonomista non sarà altro che una galassia di sigle uninominali ed autoreferenziali come da troppi anni succede. Questo, forse più dei giornali, come @Francesco paventa, è il male oscuro dell’autonomismo friulano. Sia il Movimento Friuli, per nome, storia e medaglie conquistate sul campo, a fungere da ombrello per tutti. Si scrivano in fretta i punti condivisi perchè tempus fugit… I grillini, l’altra faccia della medaglia centralista e accentratrice di Monti, sono già alle porte e lo sfondamento porterà solo fame ed ulteriore miseria politica per il Friuli.
Mandi

2.

gavrilo princip scrive (16 novembre 2012 alle 04:18)
@Francesco dixit: Una “fandonia” può diventare una “verità” se strambazzata sulla stampa…. Parole sacrosante su un “arte ” che il Messaggero Veneto ed il nostro ospite Omar conoscono a menadito, ma l’informazione corre oggi sulla Rete, su Facebook, su Twitter e sugli aggiornatissimi blog (mica scemo il nostro Omar..). La stampa è destinata ad un lento ed inesorabile declino e se ad oggi va ancora per la maggiore solo tra gli over 50 o nella lettura scroccata durante il caffè o il tajut tal bar, si provi ad immaginare quando le superfici touchscreen dei tavolini al bar permetteranno di usufruire di una lettura on line delle notizie in tempo reale . Ecco allora che il blog del nostro amabile Omar diventa come la casetta di zucchero di Hansel e Gretel per gli autonomisti che dovrebbero, invece di disquisire sul sesso degli angeli tra loro, diffondere il verbo in giro il più e in tutte le maniere possibili.
Mandi

3.

Gianni Sartor (Movimento Autonomista) scrive (16 novembre 2012 alle 09:15)
Mi sembra strano che il prof. D’Aronco si sia accorto solo ora dell’esistenza di gruppi autonomisti ed indipendentisti. Il Movimento Autonomista ed il Front Furlan non sono nati ieri. Piuttosto il Movimento Friuli, sottoposto ad eutanasia dai suoi stessi militanti, passati in gran parte tra le file dei padani, viene riesumato sistematicamente in occasione delle scadenze elettorali. Il “titolare” del simbolo, lo offre di solito a personaggi che sembrerebbero avere altri fini reconditi, ma non certo quello di difendere il Friuli ed i Friulani dai continui attacchi dello stato centrale.

4.

meni sbandàt scrive (16 novembre 2012 alle 10:41)
@Gianni Sartor Mi pare che in un recente passato anche una persona a lei vicina, tale prof. Marzio Strassoldo, abbia ‘usato’ il simbolo del MF per fini reconditi, quali far eleggere la sua ‘pupilla’ Valeria Grillo e cercare di metterla in c… a MF non onorando patti sottoscritti per i quali mi pare ci sia stata anche una coda tribunalizia non so come conclusa, ma magari lo saprà lei e ce lo vorrà cortesemente illustrare…

5.

Alberto di Caporiacco scrive (16 novembre 2012 alle 14:37)
@gavrilo princip, guardi che io non sono contro il professor D’Aronco, io sono semplicemente contro il fatto che il Messaggero Veneto assegni al professor D’Aronco (ma anche a persona scomparsa quale l’on. Arnaldo Baracetti) e, in precedenza, a persone quali Renzo Pascolat, Giancarlo Pedronetto, Roberto Dominici gli onori della prima pagina del giornale, periodicamente ‘omologandoli’ e ‘certificandoli’ di fronte alla vasta platea dei lettori del Messaggero Veneto, quali ‘autonomisti doc’. Onori mai tributati a nessuno del Movimento Friuli, sicché vi è una legittima suspicione. Ultimamente il direttore Monestier (con il quale umanamente ho ottimi rapporti e penso lui condivida) ha persino tributato degli onori della gestione di un ‘blog’ sul Messaggero Veneto William Cisilino e Christian Romanini. Scelta editoriale? Può darsi. Mi fosse affidato un blog sul ‘Messaggero Veneto’ di cose ne avrei molte da dire e (non so se altri siano retribuiti) vi scriverei ‘gratis et amore Dei’. Non sono invidioso, io ho un giornale mio (peraltro aperto a chiunque), ma il giorno in cui Monestier affiderà a qualcuno del Movimento Friuli la posizione, in prima pagina, garantita a D’Aronco ogni qualvolta gli ‘giri’ di inviare un suo intervento, spontaneo o su commissione, mi sembra lunga ad arrivare.
Vediamo se Monestier mi smentirà.

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